
Le Belve
Podcast af Radio Capital
Insieme a Oscar Giannino un professore aziendalista, un blogger gestore di portafogli, un imprenditore. Con Carlo Alberto Carnevale Maffé, Mario Seminerio e Renato Cifarelli ogni sabato dalle 8 alle 10 su Radio Capital torna la squadra delle Belve. Due ore di irriverente rilettura dell’economia pubblica e privata, con numeri, risate e molti graffi. E anche sano rock.
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Per l’attualità della settimana: l’aumento del tasso di risparmio pur in presenza di riduzione di reddito fornisce la misura della preoccupazione delle famiglie, e la fallacia di quanti pensano che basti invitarle a spendere di più per risollevare il paese. Lo stesso vale per improbabili riduzioni temporanee dell’Iva. Il caso Atm di Milano, che pare mostrare l’assenza di rigorosi controlli interni. Inutile poi esibire sdegno e dare in pasto all’opinione pubblica la promessa di punizioni esemplari con immagini truculente. Quale futuro per le reti di telecomunicazione italiane, col dualismo tra due operatori di banda larga e suggestioni politiche di grande unificazione sotto controllo pubblico? Ne parliamo con https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Quintarelli , imprenditore e informatico. Smartisti o baristi? Rientrate tutti al lavoro, altrimenti gli esercizi commerciali (e lo sviluppo immobiliare) saltano, oppure restate a casa e guardate fuori dalla finestra, tra una videocall e l’altra? Con l’avvocato lavorista https://www.linkedin.com/in/giampierofalasca/ parliamo della terza via di buonsenso, quella in cui lo smart working diventa davvero “lavoro agile” e si fa dove e quando serve tra casa, ufficio ed altri luoghi. Piccolo ripasso delle follie del fisco italiano e delle corvées imposte ai cittadini, per salutare anche il nostro tributarista di fiducia, Alessio Argiolas. Grazie a tutti voi, che ci avete ascoltato dall’inizio o vi siete aggiunti durante il cammino. Ci vediamo/sentiamo/leggiamo in giro! E non scordate, per l’ultima volta, la https://open.spotify.com/playlist/5DGmEljyNZuw6ETKsPqWKm?si=HTqscAKMTDW0FjYjR2NAbA delle Belve.

Per l’attualità della settimana, “bene lo smart working ma ora si torni a lavorare”: la singolare frase del sindaco di Milano e i timori per un grande cambiamento che tuttavia va governato e non esorcizzato o contrastato. Il moto perpetuo all’italiana: lo Stato garantisce, i contribuenti pagano. Il contrasto in Ue sul Recovery Fund e i termini del negoziato. Da tempo una persistente narrazione sostiene che alla radice del dissesto Alitalia ci sarebbero soprattutto gli sconti che i gestori aeroportuali concedono alle compagnie low cost. Ma come tutelare il mercato e la trasparenza, nell’ambito di quello che resta un contratto in regime privatistico ma che coinvolge soldi pubblici? Ed esistono stime del “moltiplicatore” che lo sviluppo dello low cost esercita sui territori? Di questo ed altro parliamo con https://www4.ceda.polimi.it/manifesti/manifesti/controller/ricerche/RicercaPerDocentiPublic.do?k_doc=14845&lang=IT&EVN_PRODOTTI=evento&polij_device_category=DESKTOP&__pj0=0&__pj1=d53c630b8d9c32b2bba076b4cfa11feb , professore associato di Economia dei Trasporti al Politecnico di Milano. I presidenti di Inps e Anpal sono al centro di polemiche, per affermazioni metodologicamente errate o criticità legate alle compatibilità con l’incarico. Lontani sono i tempi in cui Mario Nava veniva costretto a dimettersi da Consob dopo una martellante campagna politica in cui veniva dipinto praticamente come un agente straniero infiltrato in Italia, o quelli in cui Tito Boeri veniva accusato di “fare politica” ed essere l’uomo solo al comando. Ne parliamo con Luciano Capone, giornalista de Il Foglio e da sempre puntiglioso osservatore di vicende e contraddizioni del genere. In Italia c’è un clima di crescente ostilità verso l’impresa privata? Nei giorni degli Stati Generali e della “pioggia di miliardi”, veri ed immaginari, favoleggiata dal presidente del consiglio, ne discutiamo con chi guida uno dei settori trainanti del Made in Italy e dell’eccellenza produttiva, quello delle trasformazioni alimentari, spesso ingiustamente accusato di non voler dare più spazio a materie prime italiane che semplicemente non sono sufficienti allo scopo: Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare. Buon ascolto, anche della https://open.spotify.com/playlist/5DGmEljyNZuw6ETKsPqWKm?si=HTqscAKMTDW0FjYjR2NAbA delle Belve.



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