
Lyt til Massimo Carminati
Podcast af Spazio 70
Una raccolta di podcast, prevalentemente di ambito processuale, su Massimo Carminati. Dopo le numerose vicende giudiziarie degli anni Ottanta, Novanta e primi anni Duemila, Carminati è stato arrestato nel dicembre 2014 nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale e condannato in appello nel 2018 a 14 anni e sei mesi di reclusione; la condanna è stata poi annullata, con rinvio per la riformulazione della pena, nel giudizio in Cassazione[Considerate le numerose ore di lavoro necessarie a selezionare e categorizzare il materiale, una citazione in caso di utilizzo dei presenti podcast è sempre gradita]
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Nel corso del processo «Mafia capitale» (2017) l'imputato Massimo Carminati esprime il proprio disappunto in merito ad alcuni personaggi di romanzi, film e serie TV ispirati alla sua figura. Fonte: radioradicale.it

Roma, 1996. Nel corso del processo alla Banda della Magliana, Massimo Carminati si confronta in aula con Maurizio Abbatino, il quale lo accusa di aver preso parte all'agguato Marchesi-Parenti (nell'ambito della faida per vendicare la morte di Giuseppucci) e di aver avuto accesso ad un deposito di armi presso il Ministero della Sanità. Carminati nega ogni addebito e verrà assolto dall'accusa del tentato omicidio Marchesi-Parenti grazie all'alibi del suo ricovero presso l'Ospedale Militare Celio. Fonte: radioradicale.it

Nel corso del processo «Mafia capitale», Massimo Carminati racconta la dinamica del ferimento che ha determinato la perdita di un occhio. I fatti risalgono al 20 aprile 1981, presso il valico doganale del Gaggiolo dove gli agenti di Roma sono appostati con le armi in pugno assieme ai colleghi di Varese. Sono le 21:30 e una Renault 5 azzurra procede lentamente a fari spenti. All'interno della vettura, nella parte anteriore, siedono Domenico Magnetta e Alfredo Graniti, giovani militanti di Avanguardia Nazionale. Al sedile posteriore è invece posizionato il ventitreenne Massimo Carminati. Fonte: radioradicale.it

Roma, 1996. Massimo Carminati depone nel corso di un'udienza del processo alla Banda della Magliana, affermando di aver conosciuto in maniera approfondita soltanto Franco Giuseppucci, di non aver partecipato all'agguato Marchesi-Parenti e di non sapere nulla delle armi custodite al Ministero della Sanità. Fonte: radioradicale.it
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