Silvana De Mari - BastaBugie.it

Silvana De Mari - BastaBugie.it

Podcast by BastaBugie

La scrittrice fantasy di fama internazionale e medico chirurgo, Silvana De Mari, spiega con chiarezza e ironia i rischi a cui ci espone la mentalità contemporanea sempre più incamminata verso il baratro

Aloita 7 vrk maksuton tilaus

Kokeilun jälkeen 7,99 € / kuukausi.Peru milloin tahansa.

Aloita maksutta

Kaikki jaksot

22 jaksot
episode La dittatura della società dei diritti artwork
La dittatura della società dei diritti

TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7081 [http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7081] LA DITTATURA DELLA SOCIETA' DEI DIRITTI di Silvana De Mari Sui social imperversano spiegazioni su cosa sono i diritti. Un diritto è come un raggio di sole, chiariscono molti post, in genere il tipo di post che pullula di unicorni e arcobaleni. Se non ti piace prendere il sole, non prenderlo, ma perché impedire a un altro di stare sdraiato sul suo materassino a farsi la tintarella? Il nostro straordinario Enrico Letta abbandona la metafora ed entra nei particolari: se tu non vuoi divorziare, non divorziare, ma non levare agli altri il diritto di spaccare il cuore alla persona cui avevano giurato fedeltà eterna e ai loro figli, se tu non vuoi abortire non abortire, ma perché levare agli altri il diritto di abortire, se tu non vuoi comprare un bambino non farlo, ma perché impedire agli altri di sottoporre due madri povere, la proprietaria dell'ovulo e la proprietaria dell'utero, a rischi spaventosi per la fabbricazione di un bambino abbandonato? Tutte queste affermazioni sono di una straziante e pericolosa ingenuità. L'ingenuità è una dote tanto carina al di sotto dei 12 anni, al di sopra dei 13 diventa un pericoloso soccorso a tutte le dittature. Sono un'esperta di ingenuità, anche io ho fatto parte per lunghi decenni delle schiere degli ingenui. La parola diritto mi piaceva moltissimo. Quando finalmente in Italia è stato stabilito che la salute è un diritto, ho avuto un sussulto di gioia: nella mia mente di assoluta ingenuità, già vedevo le malattie sul lavoro scomparire, i reparti per la silicosi e il mesotelioma svuotarsi, già immaginavo fiumi e fiumi di denaro che si riversavano sui nostri problematici reparti di Pronto Soccorso per renderli magnifici, pieni di medici, infermieri, letti, apparecchi di radiologia, ecografia, ecocardiografia, sale operatorie, endoscopie, e qualche altra cosa, così che tutti potessero mantenere la loro salute. Mio marito, più intelligente di me e soprattutto privo di pericolose ingenuità, oltre che favorito da una laurea in legge, mi svegliò bruscamente dalla mia ubriacatura, e mi spiegò il concetto elementare che nella legge a ogni diritto corrisponde un dovere, e a ogni dovere corrisponde un reato, a ogni reato corrisponde una repressione. Il diritto alla salute è un concetto assolutamente idiota, mi spiegò mio marito, che apriva la porta al controllo totale dello stato sul cittadino. Se qualcuno lede un mio diritto, io posso denunciarlo. Se qualcuno lede il mio diritto alla proprietà privata, rubando a casa mia, in teoria io potrei denunciarlo. In realtà non lo facciamo perché abbiamo già scoperto che tanto in Italia il furto non è perseguito e nemmeno indagato, quindi andare dai carabinieri è tempo perso, ma in teoria si potrebbe fare. Se la salute è un diritto, chi devo denunciare per il raffreddore, l'insolazione o se mi sono spaccato una gamba? Lo stato che non ha vigilato. Se la salute è un diritto, allora è corretto che i carabinieri ci fermino strada per verificare se abbiamo la maglia di lana, che indaghino sulle spiagge se abbiamo messo l'abbronzante, che arrestino i ragazzini che si arrampicano sugli alberi. LA SALUTE È UN DIRITTO La delirante frase "La salute è un diritto", quindi, ha posto le basi dell'attuale dittatura sanitaria. Non è un caso se non abbiamo più un Ministero della Sanità, che si occupava di ospedali e ambulatori, ma un ministero della salute e ti viene a spiegare come devi soffiarti il naso. Se la salute è un diritto, una volta che una dubbia classe medica abbia affermato che portare la mascherina e subire farmaci sperimentali (di efficacia dubbia e di effetti collaterali non tutt'altro che dubbi) preservi la salute degli altri, mascherina e siero diventano obbligatori. Ora torniamo all'esempio del raggio di sole fatto nei post pieni di unicorni e arcobaleni. Tutti ricordiamo il cittadino (suddito?) che stava prendendo il sole sulla spiaggia di Riccione, aggredito da droni e poliziotti. Tra l'altro sono gli stessi doni e gli stessi poliziotti che mai si sarebbero sognati di disturbare i pirotecnici traffici di sostanze pirotecniche di volenterosi immigrati ai giardinetti. Prendere il sole è un' operazione assolutamente corretta che aumenta le proprie difese immunitarie e che non può contagiare nessuna malattia a nessuno, eppure è stata criminalizzata, come criminalizzati sono stati i comportamenti più fisiologici ed elementari, uscire, respirare, lavorare, andare a Messa, correre, giocare con le giostrine. Sono stati resi obbligatori comportamenti atroci per la salute, stare chiusi in casa, respirare batteri, moccio e anidride carbonica dalla mascherina, Il diritto alla salute ha impedito le libertà più elementari, ma non ha aumentato i soldi destinati alla Sanità, ora anzi dirottati in Ucraina. Ed ora passiamo al diritto all'aborto. il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione per inserire l'aborto nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea. Vogliono aggiungere l'articolo 7a - Diritto all'aborto. Ognuno ha il diritto all'aborto sicuro e legale. È commovente che abbiano usato la parola ognuno, invece che la dizione ogni donna. Il concetto che solo le donne possono portare una gravidanza e quindi abortire deve essere considerato obsoleto. Se una donna fornita di utero e ovaie si ritiene un uomo, deve quindi avere diritto alla parola ognuno. Un diritto è inviolabile. Si tratta quindi di una legge che permette anche l'aborto al terzo trimestre, anche l'aborto di un bambino al nono mese, un bambino che sarebbe vitale fuori dall'utero di sua madre, ma che sua madre vuole morto: quindi la società deve assassinarlo. IL CRIMINE DELL'ABORTO L'aborto è il crimine più atroce: un bimbo innocente è perfettamente in grado di sentire il dolore deve essere smembrato mentre si trova nel luogo che dovrebbe essere per lui più sicuro al mondo. La parola sicuro vuol dire gratuito: deve essere fatto con denaro pubblico quindi: tutta la società deve essere complice di questo scempio. L'utero è mio e me lo gestisco io era stata la premessa non mantenuta dei movimenti femministi. L'aborto è un evento assolutamente antifisiologico. Anche il vomito autoindotto è un evento antifisiologico, ma le persone affette da bulimia il loro stomaco se lo gestiscono da sole. Mettono due dita contro la parte posteriore del palato e vomitano. È un comportamento completamente autogestito. L'aborto non può essere autogestito. Se una donna mette due dita contro la cervice uterina, non abortisce. L'utero è molto più tenace dello stomaco nel tenersi dentro il suo contenuto, perché e su questa sua ostinata, caparbia e insistita tenacia che si basano l'istinto materno e la sopravvivenza della specie. Per poter abortire la donna ha bisogno di sala operatoria, esami, ginecologo, anestesista, infermiera, casa farmaceutica, farmacia: un enorme numero di complici, ha bisogno della complicità di tutta la società, ma la società non ha il diritto di non essere d'accordo, non ha il diritto di non voler partecipare. Io non voglio che il mio denaro finanzi l'aborto. Inoltre esiste una buffa cosa chiamata libertà religiosa. La mia religione ritiene l'aborto il crimine più orrendo. Quello che avrete fatto al più piccolo di voi, lo avrete fatto Me. Nel Cristianesimo il peccato, anche un peccato attuale, determina la Crocefissione. Non voglio pagare con le mie tasse né la Crocefissione né l'aborto, non posso essere costretta a finanziare peccati e devo avere il diritto di non farlo. Il diritto di aborto determina un'infinita serie di doveri: il dovere del bimbo di essere assassinato in maniera atroce, anche un'ora prima della sua nascita naturale, il dovere di medici e infermieri di diventare complici. Questi medici infermieri spesso perdono poi la capacità di seguire gravidanze in maniera empatica, restando incapaci di qualsiasi gesto di simpatia davanti al dolore di una donna che ha abortito contro la propria volontà. Il diritto di aborto presuppone il dovere di tutta società di finanziarlo e renderlo possibile. Presuppone il divieto ai medici di diventare obbiettori di coscienza. Questo nuovo diritto crea un nuovo reato: l'intralcio all'aborto. In alcune nazioni esiste già. Sarà sufficiente dire a una mamma "Signora, ci ha pensato bene? Questo è il suo bambino" per essere inquisiti. Posso garantire che a volte bastano poche parole per fermare la mamma che sta per diventare la madre di un bambino morto perché scelga di diventare la mamma di un bellissimo bambino vivo, che porterà le scarpine fatte di lana. Tutto il corpo di quella donna vuole bambino, due terzi della sua mente vogliono quel bambino e solo parte del suo pensiero razionale crede non volerlo. Quando arriverà il rimpianto, le spezzerà il cuore. Essere diventata la madre di un bambino morto le spezza il subconscio riempiendolo di tristezza, la sua volontà di morte le spezza la mente riempiendola di autoaggressione. Il corpo si ammala di misteriose malattie psicosomatiche. Ho il diritto di non voler essere complice.

20. heinäk. 2022 - 11 min
episode Viva i maschi, abbasso Wonder Woman artwork
Viva i maschi, abbasso Wonder Woman

TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7050 [http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7050] VIVA I MASCHI, ABBASSO WONDER WOMAN di Silvana De Mari Letteralmente vuol dire donna meravigliosa. Nata come fumetto, è stata una serie televisiva, poi un film, poi un altro film, l'ultimo è del 2017. L'adorabile signora, Diana Prince, è nata nel 3000 avanti Cristo, è direttamente figlia di Giove, ha passato la sua plurimillenaria vita su un'isola piena di fanciulle vecchissime e sempre verdi ad addestrarsi all'uso delle armi bianche. Se qualcuno ci avesse mostrato una massa di culturisti che passano secoli ad addestrarsi senza mai farsi una birra e senza mai cercarsi una donna, il ridicolo sarebbe stato evidente, ma alle donne tutto è concesso. Le matrone combattono solo, mai una canasta, mai due chiacchiere mentre si fa la maglia, mai sognare un uomo che ti tenga tra le braccia mentre gli poggi la testa sulla spalla. Diana possiede uno scudo di 30 cm di diametro, e forte del suo scudo risolve la Prima Guerra Mondiale. Grazie allo scudo esce dalle trincee, sola e praticamente il mutande, corona e poco altro, e avanza mentre tutto l'esercito tedesco le sta sparando addosso, perché tutti stanno sparando sullo scudo, con notevole mira, e nessuno pensa di spararle in un ginocchio. Il film non è solo una boiata pazzesca. Siamo pieni di film che sono boiate pazzesche. Il film è anche un indottrinamento, l'ennesimo. Lo spettatore interiorizza che le donne sono più forti gli uomini. Non sarebbe niente di male se il film fosse un episodio isolato: l'eroica signora in fondo è immortale ed è figlia di Giove. Il problema che la storia è incastonata in un enorme numero di film dove gli uomini sono più deboli delle donne, spesso anche i più cattivi e più scemi. SOLDATO JANE E MULAN All'epoca delle chiavette per la connessione Internet c'era puntualmente nella pubblicità una donna che spiegava a un uomo più o meno deficiente come si usa la chiavetta. Soldato Jane è stato un film che raccontava l'imperdonabile storia di una soldatessa che, per prima, vuol diventare un marine. La protagonista riuscirà a tener testa ai maschi in tutte le prove fisiche, essendo forte quanto loro, ma essendo una donna, e quindi avendo maggiori capacità empatiche, nel momento vero della battaglia lei riuscirà a prevedere le mosse del nemico salvando la situazione. Riassunto del film: i maschi sono esseri inferiori. Particolarmente deprimente la scena in cui soldato Jane che non vuole nessuna facilitazione va a dormire in camerata con tutti gli altri. Gli altri sono una trentina di ventenni solidamente costruiti i quali continuano a dormire nelle loro brandine protestando solo perché lei ha fatto chiasso entrando. Dei ventenni, nel momento in cui c'è una giovane donna nel loro dormitorio, dovrebbero smettere di fare quello che stanno facendo e cominciare a farle una corte disperata. Questi invece sono assolutamente privi anche dell'istinto sessuale, il poco testosterone disponibile è stato tutto usato per fare i muscoli sotto le magliette. Nel film Mulan la protagonista è ovviamente più forte dei maschi, oltre ad avere incredibili capacità acrobatiche. La canzone però è carina. Nel film Kill Bill, sgradevole e cacofonico e con colonna sonora insopportabile, la protagonista amputa con un colpo di spada un braccio senza neanche dover far forza col bicipite, abbatte con la spada uno dopo l'altro alcune decine di uomini, nessuno dei quali è in grado di tenerle testa. LA PROPAGANDA FEMMINISTA Il cinema, le serie televisive, la televisione, possono essere estremamente pericolosi. Tutto quello che leggiamo viene mediato dall'emisfero di sinistra, cioè dalla ragione. La propaganda che può essere fatta attraverso la scrittura è solamente propaganda conscia, cosciente, manifesta e può essere bloccata dal pensiero. Tutto quello che vediamo, arriva nell'emisfero emotivo ed entra direttamente nel subconscio. Prima di aprire gli occhi e guardare qualcosa pensiamoci due volte. Sulle immagini abbiamo molto meno capacità di difesa. Se il messaggio idiota o pericoloso criminale è contenuto in una storia, entra più facilmente nel subconscio in quanto la sua strada è facilitata dal piacere di seguire la storia. Quando guardiamo film produciamo dopamina e anche un po' di endorfine. Guardare un film è piacevole. Per questo andiamo al cinema. E ora mettiamoci nei panni di un adolescente maschio. Questo poveraccio è sempre vissuto immerso in un mondo femminile. Prima della rivoluzione industriale la maggioranza degli uomini viveva dove lavorava. La casa del contadino era in mezzo ai suoi campi. La casa dell'artigiano sopra la sua bottega. Il bambino vedeva il padre vicino a sé. Appena in grado di farlo, cominciava ad assisterlo nel suo lavoro, imparandolo a sua volta, per poi insegnarlo ai propri figli. Il padre era colui che deteneva il sapere, come si pota, come si ferra un cavallo. Il padre era un semidio. Nella stragrande maggioranza dei casi il figlio faceva lo stesso lavoro del padre, lo ereditava. I figli di Stradivari facevano violini, e mai gli sarebbe venuto in mente di fare altro, i figli dei Della Robbia facevano terracotte come i loro padri. I figli dei Masai allevano vacche come i loro padri fanno da sempre, e a nessuno di loro verrebbe in mente di esserne scontento. I figli dei pescatori polinesiani pescano con i padri, quei padri che hanno loro insegnato a conoscere i venti, le correnti e le maree. L'ALLONTANAMENTO DEI PADRI Con la rivoluzione industriale il padre si allontana, esiliato in luoghi oscuri e mefitici, come fabbriche o miniere, torna la sera molto tardi, a volte neanche allora. Smette di essere un donatore di capacità e conoscenza e diventa un nome indistinto, un produttore di quattrini. Non lascia più in eredità un lavoro e una bottega. A ogni generazione bisogna ricominciare da zero a cercare qualcosa. Il divorzio e la separazione sono sempre stati una roba per le élite. Negli ultimi decenni separazione e divorzio si sono estesi su scala planetaria e plebea. Il padre si è ulteriormente rimpicciolito a una figura presente il martedì e il giovedì sera e un weekend su due, se va bene. Si tratta di un uomo impoverito dalla separazione che, a volte, deve dormire in macchina o della propria madre nel lettino da ragazzo, il che lo rende ancora più ridicolo agli occhi dei figli, e in particolare del figlio maschio che dovrebbe, identificandosi con lui, apprendere a essere un uomo forte. Il bambino vive immerso in un mondo femminile: le educatrici sono femmine, le insegnanti sono femmine, e questo è un errore gravissimo. Nelle scuole dovrebbe esistere quote azzurre, metà dei docenti dovrebbero essere maschi. Il cervello maschile e il cervello femminile sono profondamente diversi. Non è giusto che i maschi debbano sempre confrontarsi con cervelli femminili. Se il ragazzo deraglia viene accompagnato dalla psicologa anche lei inevitabilmente femmina. Molte insegnanti, non tutte per fortuna ma qualcuna sì, sono ancora immerse nel vittimismo sessantottino. Gli uomini sono cattivi e ci hanno sempre fatto male. Il filosofo francese Pascal Bruckner ha scritto un interessante libro, Un colpevole quasi perfetto, sulla criminalizzazione del maschio bianco, colpevole di tutti disastri del mondo, ma senza alcun merito per le varie cose, astronomia, fisica, filosofia, per esempio, che non sono male e che in gran parte sono merito suo, ma questo non si può dire. Il maschio bianco è colpevole anche di possedere il testosterone. Un complimento sgradevole gli sarà rimproverato come uno stupro. Il solo fatto di essere maschio gli sarà rimproverato come un'aggressione. E oltretutto questo ci sono Wonder Woman, Mulan e soldato Jane a ricordargli che è un essere inferiore anche dal punto di vista fisico. Dei maschi sempre più criminalizzati, svirilizzati, sfigati non sono più in grado di difendere il territorio, e del territorio fanno parte il passato e il futuro, e la religione ereditata dai padri. Un popolo che permette che le sue donne non siano sicure, che la sua religione sia sbeffeggiata, è un popolo dove gli uomini hanno rinunciato ad esserlo, hanno rinunciato al loro ruolo di forti e di protettori

28. kesäk. 2022 - 9 min
episode La legge è uguale per tutti? Mica tanto artwork
La legge è uguale per tutti? Mica tanto

TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6984 [http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6984] LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI? MICA TANTO di Silvana De Mari Tra i vizi più sgradevoli della nostra epoca, ma forse il termine corretto indecenti, c'è la completa perdita del senso di giustizia, più pudicamente detto doppiopesismo. Il fatto che lo stesso episodio sia giudicato in maniera completamente diversa a seconda di chi lo compie, è caratteristica di tutta la storia umana. Il padrone poteva picchiare e umiliare il servo, non succedeva il contrario I nobili potevano prendersi delle libertà sulle figlie del popolo senza subire nessuna le punizioni che avrebbero travolto i figli del popolo se si fossero permessi qualcosa di analogo sulle figlie della nobiltà. I nobili avevano diritti che i poveri non avevano. Questa era la regola, e dato che era regola giuridica, ci si risparmiava tutta la propaganda. La legge stabiliva due pesi e due misure, oppure innumerevoli pesi innumerevoli misure come per le caste in India. Noi invece abbiamo interiorizzato che pare brutto. La legge è uguale per tutti è scritto nelle aule di tribunale dove periodicamente mi processano. La battuta è vecchia ma fa sempre sorridere. Dato però che noi siamo "migliori" dei nostri antenati, ufficialmente divisi in nobili e plebe, le violazioni della regola della giustizia uguale per tutti, vengono accompagnate da un terrificante battage pubblicitario che spiega quanto scientificamente sia cattivo il colpevole antipatico. In parole povere: i dispotismi scrivono virilmente l'ingiustizia nella legge, non è bello ma se ne assumono la responsabilità. Il dispotismo punisce e schiaccia chi gli antipatico. Le cosiddette democrazie fingono equanimità, e applicano invece il controllo dell'opinione pubblica, manovrata da un linciaggio mediatico che demonizza il reprobo. STUPRI DI SERIE B Pochi giorni fa una giovane donna italiana è stata stuprata in un cimitero da un cittadino di origine nigeriana che era già stato incriminato per un reato identico, tutto questo nella serenità generale. È uno stupro di gravità alta, perché si è accompagnato alla paura di essere ferita o soppressa, è stato aggravato da percosse. A nessuno è importato un accidente. Secondo il Viminale, il 39% delle violenze è compiuto da uomini stranieri, che sono meno del 9% della popolazione. Una situazione grave che accomuna l'Italia ad altri Paesi europei. Come ha dimostrato nel saggio France Orange mécanique Laurent Obertone, si tratta di aggressioni spesso accompagnate da lesioni anche gravi, che hanno la violenza dello stupro etnico. Nel capodanno 2022 in Italia come a Colonia nel 2016 cittadini di origine extraeuropea, spesso teoricamente europei da una i più generazioni, hanno commesso atti che sono riconducibili più allo stupro etnico (più odio, più disprezzo, più aggressioni di gruppo, più ferocia, più lesioni) che non alla criminalità individuale. A questa criminalità si è aggiunta quella della mafia ucraina: la stazione radiofonica francese Radio classique riferisce un vertiginoso aumento di prostituzione di donne e bambini non sempre, come dire, consenzienti, insieme a un traffico d'organi anche questo con donatori con consenso molto dubbio. È notevole la mancanza di indignazione. Nel mondo occidentale non usiamo la censura, è una cafonata. Come ci aveva già spiegato Aleksandr Isaevič Solženicyn nel suo straordinario discorso tenuto ad Harvard nel 1978, il mondo capitalista come quello comunista ha escluso Dio, quindi ha escluso la giustizia e la bellezza. Le notizie sgradite sono signorilmente ignorate, seppellite da tonnellate di notizie insulse, l'ultimo vestito delle influencer, lo schiaffo alla serata degli oscar, e scompaiono. FEMMINISMO DA NON CREDERE Nel suo imperdibile libro Femminismo da non credere, Bruno Etzi ricorda il caso Strauss Kahn, l'economista uomo politico francese, direttore del Fondo Mondiale Internazionale. Mentre era in procinto di partire per Berlino, dove avrebbe incontrato Angela Merkel per proporle un piano per salvare la Grecia dal tracollo finanziario, Kahn fu arrestato per stupro. L'affermazione di molte femministe, secondo cui soltanto il 2% delle accuse di stupro potrebbero essere false, è contraddetta dai rapporti della polizia statunitense che parlano di oltre il 40% del totale delle denunce. Il 14 maggio 2011 Strauss Kahn fu ammanettato e arrestato con l'accusa di stupro. Come spiega Etzi "Il circo mediatico individuò ex abrupto nel politico francese (maschio, bianco, ricco, potente) il simbolo delle diuturne violenze esercitate sulle donne dai maschi occidentali. Per alcuni il tracollo della Grecia e l'impoverimento di milioni di persone era una quisquilia rispetto alla possibilità di colpire un importante maschilista erotomane. La presunzione di innocenza lasciò presto il posto a quella di colpevolezza. Strauss Kahn, accusato da una donna definita "mitomane" dallo stesso procuratore americano, fu sottoposto a un brutale linciaggio mediatico col triste contributo anche di alcune femministe italiane." Strauss-Kahn era stato immediatamente arrestato senza alcuna verifica, né testimoni, sottoposto a degradanti perquisizioni, fotografato nudo e costretto a fornire campioni per le indagini. Il ruolo di Direttore del Fondo monetario internazionale, con cui si possono taglieggiare le nazioni povere in favore di quelle ricche, fu assegnato a una donna, Christine Lagarde. Il femminismo ideologico aveva trionfato. Gli inquirenti avevano intercettato una telefonata dell'accusatrice in cui discuteva dei vantaggi che potevano derivare dalla denuncia. Le numerose bugie della donna spinsero la procura di New York a rilasciare Strauss Kahn e, il 23 agosto 2011, tutte le accuse furono archiviate. La scrittrice Lidia Ravera si mostrò profondamente dispiaciuta dall'esito dell'affaire. Fu ancora più esplicita la giornalista Caterina Soffici: "Io credo che nel nostro mondo imperfetto, se una percentuale di errore è ineliminabile dal sistema, è preferibile che un presunto stupratore con precedenti di molestie e notorio puttaniere finisca dietro le sbarre per un errore giudiziario piuttosto che un presunto reato di stupro rimanga per errore impunito". Una tesi mostruosa che diventa ancora più mostruosa davanti all'assoluto silenzio, ma in termine corretto è indifferenza, per una donna stuprata con molta violenza e quindi senza nessun dubbio, con molta paura, con moltissimo dolore, in un cimitero, senza una parola per le donne aggradite a Capodanno. LA SVEZIA AL COLLASSO Nella civilissima Svezia governata da un governo costituito di donne, gli stupri sono circa 20 al giorno, più della metà dei quali fatti da cittadini di origine extra europea. Dato che gli stupri sono difficili da denunciare, sospettiamo che il loro numero sia molto più alto. A Deje, nella Svezia centrale, nel 2015 un cittadino afgano ha aggredito e accoltellato in un tentativo di stupro la signora Mikaela Blixt, mentre camminava in pieno giorno La Blixt è riuscita a scappare e a fare ritorno a casa, scioccata e sanguinante, ha cercato di denunciare l'accaduto alla polizia. I tentativi si sono dimostrati pressoché impossibili, non si trattava di un'emergenza perché l'aggressione era finita e il numero di non emergenza era sempre occupato. Il giorno successivo la donna si è recata alla prima stazione di polizia della città vicina dove, 24 ore dopo l'aggressione, gli agenti hanno finalmente raccolto la segnalazione. Dopo essersi recata dalle forze dell'ordine, la signora Blixt ha trovato le prove della sua aggressione sessuale all'esterno del centro di accoglienza per migranti, dove erano appesi ad asciugare - dopo essere stati lavati - i pantaloni dell'aggressore, che però avevano ancora tracce del sangue della donna, ma la polizia quel giorno non ha avuto tempo e il giorno dopo i pantaloni erano spariti. La signora Blixt ha descritto della sua esperienza su una pagina Facebook della comunità locale, ha ottenuto migliaia di condivisioni, ed è stata ammonita dalla polizia, che è accorsa in forze quando una ottantina di cittadini ha partecipato a una manifestazione di solidarietà nei confronti della Blixt e "contro la violenza", manifestazione assolutamente pacifica poi accusata di violazione dell'ordine pubblico. Solo una settimana dopo l'aggressione alla Blixt, tre donne della vicina città di Karlstad sono state violentate. Per inciso, non solo le donne, ma quasi uno svedese su tre non si sente sicuro in Svezia. Dato quanto sopra, alcuni complottisti di basso rango sostengono che ci fosse una precisa volontà di non salvare la Grecia e che ci sia un preciso piano di sostituzione etnica in Europa.

26. huhtik. 2022 - 11 min
episode La guerra in Ucraina e la manipolazione dell'opinione pubblica artwork
La guerra in Ucraina e la manipolazione dell'opinione pubblica

TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6938 [http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6938] LA GUERRA IN UCRAINA E LA MANIPOLAZIONE DELL'OPINIONE PUBBLICA L'odio verso una categoria di persone serve per far accettare restrizioni alla libertà e al benessere che altrimenti non sarebbero accettate... vi ricorda qualcosa? (VIDEO IRONICO: Malati fino a prova contraria) di Silvana De Mari L'odio è l'emozione che permette un potente senso dell'affiliazione al gruppo. All'affiliazione al gruppo si può arrivare anche attraverso l'estasi, quella religiosa, trovarsi insieme ad altri in un luogo sacro, forse con una candela in mano, oppure nella lirica, o anche nei concerti rock, dove le persone impazziscono per il picco verticale di emozioni. L'odio però è il sistema più potente per creare affiliazione al gruppo. È magnificamente spiegato nel libro 1984 di George Orwell. Questo è lo schema del sacrificio umano. Tutte le colpe vengono messe su un unico individuo oppure su un unico gruppo etnico o categoria umana, che sarà massacrato con universale sollievo. Ripensiamo le parole del premier Draghi sui non vaccinati, uccidono se stessi, uccidono gli altri, se le cose vanno male è solamente colpa loro. Queste parole esprimono meravigliosamente il concetto di semplificazione e nemico da cui poi si può scatenare l'ira e quindi l'odio di un gruppo, creando inoltre coesione del gruppo e soprattutto sottomissione alle direttive dei capi, coloro che hanno scatenato l'odio. La necessità di un nemico diventa evidente dove il potere deve essere esercitato con particolare indifferenza al benessere del popolo. Le democrazie hanno aumentato il livello di inganno. In una solida monarchia assoluta, il re non doveva giustificare niente. Non aveva bisogno di mentire. Si andava in guerra perché lui voleva un pezzo di più nel suo regno. Gengis Khan non si è mai sognato di dichiarare che i popoli che conquistava con una ferocia inaudita gli avevano in passato pestato i piedi e non ha mai avuto bisogno di farsi vedere mentre baciava bimbi carini o coccolava cuccioli . Dove regna ufficialmente la legge del più forte, ci risparmiamo l'ipocrisia e ci risparmiamo la criminalizzazione del nemico. Con l'avvento del voto, l'ipocrisia si moltiplica, la menzogna si raffina, arriva a creare interi mondi fantastici. Si tratta di una forma di manipolazione mentale che diventa sempre più penetrante. Sotto Gengis Khan la gente restava unica proprietà del proprio cervello. Gengis Khan voleva ubbidienza alla sua ferocia. Non gli interessava il consenso. La gente sottometteva ai suoi voleri il proprio corpo, ma poteva conservare intatte la mente e l'anima. Sono bei tempi e sono passati. IL RUOLO DELLA FOTOGRAFIA La manipolazione si è moltiplicata dopo l'invenzione della fotografia. Quando è comparsa la fotografia, ha dato l'illusione di essere un qualcosa che era appannaggio della realtà e che, grazie alla fotografia, la verità avrebbe avuto una maggiore possibilità di stare sulla scena. Certo, in alcuni casi, per alcune cose, questo è vero: per esempio il pacifismo nasce con la fotografia. Prima dell'avvento della fotografia l'immagine dei campi di battaglia era molto edulcorata: l'eroe che moriva in guerra moriva con un raggio di sole che lo baciava, colpito più o meno sul cuore da un proiettile che lasciava una macchietta di sangue di circa di 3 cm di diametro. Nel momento in cui qualcuno ha visto la gente con le budella sui reticolati, ci siamo resi conto che forse morire in battaglia non era così grandioso. All'inizio i generali vietarono la presenza di fotografi sui veri campi di battaglia, ma anche così restavano le fotografie dei mutilati, le fotografie degli ustionati, e soprattutto quelle dei morti. Da questo punto di vista la fotografia ha fatto il suo compito di dire la verità, ed è proprio per questo che si è moltiplicata la menzogna. Una volta stabilito che la guerra non è bella ma è uno schifo, bisogna inventarsi che è sempre colpa dell'altro se la stiamo facendo, e di qui si arriva a micidiali posizioni di disumanizzazione del nemico cui non si arrivava nelle epoche precedenti, quando era lecito dire che andavamo a spaccare la faccia a un altro popolo semplicemente perché avevamo voglia di mettere le mani sulla sua roba. In questo fiume di menzogne per la disumanizzazione del nemico, la fotografia, nata per proteggere il vero, diventa uno strumento micidiale. Proprio per questa sua straordinaria capacità di sembrare vera, la fotografia permetteva inganni spaventosi. Tenete presente che nelle ultime settimane sono state mostrate fotografie di film o fotografie di videogames spacciandole per fotografie autentiche, sono state attribuite al conflitto ucraino foto di altri conflitti, e addirittura le bare di Bergamo. L'altro punto fondamentale di una buona manipolazione mentale è la frase "buona la prima": una volta che la menzogna è passata e ha scatenato il picco di emozioni, la correzione non si sente. È stato bombardato l'ospedale pediatrico, 1100 morti. No scusate forse abbiamo 12 feriti, perché l'ospedale è stato da tempo svuotato ed era un deposito di armi e munizioni, quindi in effetti bombardarlo era anche un gesto di guerra corretto. Le emozioni scatenate dalla prima notizia falsa, il piacere di sentirsi migliori avendo un nemico disumanizzato da odiare, sono un punto fondamentale. L'odio è un tale piacere che la gente è disposta a pagarlo col proprio benessere, ad avviarsi a un glorioso futuro di miseria totale con un sorriso trionfante. Piuttosto creperemo di fame che comprare dalla Russia. Tranquilli, morirete di fame, quello è il piano. Oggi si sono fermati i pescherecci, domani si fermeranno i trattori, e nessuno moltiplicherà né i pani né i pesci. L'AGGRESSIONE CONTRO TUTTO CIÒ CHE È RUSSO Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto: "Ci siamo resi conto che ora non stiamo affatto parlando dell'Ucraina, ma dell'aggressione contro tutto ciò che è russo: interessi, religione, cultura, lingua, sicurezza, ecc. La reazione frenetica dell'Occidente alle nostre azioni mostra che c'è davvero una battaglia per la vita, ma fino alla morte, per il diritto della Russia di essere sulla mappa politica del mondo nel pieno rispetto dei suoi legittimi interessi". Abbiamo l'infamia dei bambini russi trattati male nelle classi dove sono già stati trattati male i bambini non vaccinati, e tutto questo dopo che abbiamo sperperato fiumi di denaro dei contribuenti a fare ridicoli corsi sulla inclusione. Odi la Russia perché altrimenti sei cattivo. Facebook permette l'odio contro la Russia, e ha tirato fuori una notevole tolleranza per il nazionalsocialismo del battaglione Azov. Come siamo arrivati ad essere così manipolabili? La televisione ha un impatto enorme, data anche la sua capacità di mandare il cervello in ritmo alfa. Tanto maggiore è il numero di ore che abbiamo passato davanti alla televisione, tanto maggiore sarà il nostro desiderio di essere approvati dalla televisione, di fare e pensare le cose che la televisione approva. Davanti alla televisione fabbrichiamo meno sinapsi che in qualsiasi altra attività, cioè diventiamo maggiormente manipolabili. Il mondo sarebbe meraviglioso se non ci fossero i no vax, il leone e l'agnello giocherebbero insieme, tutto potrebbe essere letizia. La Russia è colpevole di tutti i mali. Si è svegliata un mattino, e contro il parere dell'ONU ha invaso l'Iraq con l'accusa poi rivelatasi falsa, della presenza di armi di distruzione di massa. No, ora che ci penso, questi erano stati gli USA, eppure nessuno aveva scatenato la caccia al bambino statunitense nelle scuole, e nessuno aveva vietato i corsi di letteratura su Mark Twain, né aveva preteso di affiancare scrittori iracheni. Quando l'ira si scatena e quelli che odiano si sentono giusti, occorre ricordare la massima principe di tutta la storia dell'umanità: "il mondo si divide in buoni e cattivi... e sono i buoni che decidono chi sono i cattivi".

22. maalisk. 2022 - 9 min
episode Nessuno parla mai della violenza delle donne contro gli uomini artwork
Nessuno parla mai della violenza delle donne contro gli uomini

VIDEO: Donne che odiano gli uomini ➜ https://www.youtube.com/watch?v=pxF3J5Q5A3Y&list=PLolpIV2TSebVLUetRlYxAQgaHFOcG_4Pa [https://www.youtube.com/watch?v=pxF3J5Q5A3Y&list=PLolpIV2TSebVLUetRlYxAQgaHFOcG_4Pa] TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6846 [http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6846] NESSUNO PARLA MAI DELLA VIOLENZA DELLE DONNE CONTRO GLI UOMINI di Silvana De Mari Siamo una nazione senza nuovi nati, che si avvia allo squallore dell'estinzione, dove ogni anno ci sono 4000 suicidi, 800 di donne e 3200 di uomini. I numeri oscillano da un anno all'altro, quello che non oscilla è il dolore degli uomini. Dovrebbe essere evidente a chiunque abbia capacità cognitive (è una maniera cortese per scrivere a chiunque non sia stupido) che l'emergenza è il suicidio degli uomini, è l'orrendo malessere degli uomini. Il numero dei suicidi degli uomini è approssimato per difetto. Molti suicidi vengono spacciati per incidenti, incidenti sul lavoro o incidenti stradali. L'uomo si vergogna del suicidio. Esiste una violenza di uomini contro le donne, uomini che odiano le donne, che le maltrattano, che le picchiano fino a distruggerle. Esiste una violenza delle donne contro gli uomini, una violenza che a volte uccide, altre spinge al suicidio, violenze inventate, figli tolti a padri perbene, uomini incolpevoli lasciati e costretti a tornare a vivere nella loro stanzetta di ragazzo, a dormire in macchina. I MALTRATTAMENTI SONO ALL'80% UN'ARMA DI RITORSIONE Le false accuse sono un fenomeno reale. Un uomo che picchia una donna è ignobile. Una donna che inventa di essere stata picchiata è ignobile. Farsi un livido e poi correre il ospedale permette di essere equiparate alle vere vittime di stupri e percosse, e quello che è tragicamente grave è che questo a volte avvenga con l'avallo di avvocati, che sono professionisti privati, o, peggio, con avallo di assistenti sociali, che sono funzionari dello Stato, e psicologi, che sono periti dello Stato. Il risultato è un'ulteriore danno sulle donne vittime vere di violenza, e un danno su uomini innocenti trattati come criminali, e su tutti gli uomini, addosso ai quali viene buttato un'ombra. «I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un'arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni...», «...è appurato che le versioni fornite dalle presunte vittime sono gonfiate ad arte. Solo in 2 casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri, il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione...». Sono affermazioni della dottoressa Carmen Pugliese, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Bergamo - all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2009, previa autorizzazione del Proc.Gen Addano Galizi, 29/1/2009. «Onestà intellettuale vuole che (...) si parli anche dei casi di "false" violenze o meglio di "false" denunce di violenza subita...».., «Inutile dire che per l'esperienza fatta le false denunce provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex mariti dai figli...», scrive la dottoressa Jacqueline Monica Magi, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Pistoia - sul Sole 24 Ore, del 25/10/2009. «L'accusa di violenza sessuale è il modo più facile per estromettere il padre dalla vita dei figli. La donna non solo si libera del partner come coniuge ma anche come padre, facendolo uscire definitivamente dalla sua vita...», «La legge attuale non garantisce né il padre, né il minore. Per quanto riguarda il bambino (...) quando si rivela la falsa accusa, che di solito è fatta su istigazione della madre, la situazione si rivolta proprio contro di lui...» spiega la dottoressa Maria Carolina Palma, CTU c/o Trib. di Palermo - Avvenire, 13/4/2009. IL COLLOQUIO CON IL BAMBINO Il caso tragico della Bassa Modenese e i casi drammatici di Bibbiano e più recentemente di Torino dimostrano purtroppo che non sempre i servizi sociali sono neutri e lo stesso vale per gli psicologi. Non è un caso che in tutti questi casi fosse coinvolto lo stesso centro "Hansel e Gretel" di Moncalieri. Sono strutture spesso politicizzate, ideologicamente portate al disprezzo per la famiglia tradizionale e per la figura maschile. A questo si aggiunge l'altro caso tragico del Forteto, dove lo sforzo ideologico di costruire la menzogna che possano esistere molti tipi di famiglia, mentre quella vera è ritenuta inadeguata a prescindere, ha fatto sì che bambini fossero strappati alla famiglie con false accuse per essere rinchiusi in un luogo dove hanno subito abusi veri. Fino a quando qualcuno non ha scoperchiato il verminaio sia il Forteto che Bibbiano sono stati considerati fiori all'occhiello dei servizi sociali. I contribuenti ringraziano commossi. Ogni bambino deportato è costato fiumi di denaro alla comunità. Abbiamo pagato anche i congressi di beatificazione. Il colloquio con il bambino dovrebbe sempre essere fatto con presenza di un avvocato, perché sono possibili manipolazioni gravi se non è condotto correttamente. Non devono mai essere fatte domande cui si possa rispondere semplicemente sì, perché i bambini sono assertivi e compiacenti, soprattutto se sono spaventati, e possono rispondere sì per semplice compiacenza o perché la tortura del colloquio finisca. La domanda "Il babbo ti toccava e ti faceva male, vero?", è una domanda sbagliata. Occorre chiedere genericamente cosa il bambino faceva col genitore, cosa gli piaceva fare, cosa detestava fare e così via. Riascoltate il video in cui la psicologa del centro Hansel e Gretel urla contro un bambino di 7 anni, pare dopo essersi travestita da lupo, pagata con denaro pubblico 140 euro l'ora. Rileggete l'agghiacciante audizione alla Camera della dirigente dei servizi sociali Federica Anghinolfi di Bibbiano, dove dichiara con infinita fierezza che "al minimo sospetto", i servizi sociali di Bibbiano si precipitano a sequestrare un bambino per rinchiuderlo nell'orrore di una casa famiglia, dopo aver mandato i carabinieri per trascinarlo via urlante, distruggendo la sua serenità per sempre, distruggendo la sua famiglia per sempre. Il minimo sospetto può essere dato da una denuncia di un vicino di casa malevolo, da un disegno dove il bambino ha riprodotto quanto gli è stato imposto di imparare alle sempre più folli lezioni di educazione sessuale. Dopo che il bambino è stato sequestrato per un tragico errore, trascinato in una casa famiglia a mangiare cibo da mensa, dove passa tutta la prima notte a piangere, dove degli educatori si alternano ogni otto ore, quale assistente sociale avrà l'onestà morale di riconoscere che ha fatto un tragico errore? Qualcuno sicuramente sì, ma non tutti. Altri condurranno le cose così da dimostrare la colpevolezza della famiglia. LE FALSE MEMORIE A Bibbiano erano stati addirittura alterati disegni per inventare inesistenti abusi, deportare i bambini e consegnarli a estranei. Alterare i disegni è una tecnica molto grossolana, che un grafologo può svelare facilmente. Ci sono tecniche più astute per ottenere disegni con implicazioni psicologiche. Si chiede al bambino di fare una serie di disegni, si sceglie quello che ha un contenuto meno pacifico, che contiene qualcosa che potrebbe essere considerato come violento. Si invita il bambino a fare altri disegni come quello, si mostra di preferirli e prima o poi il bambino disegnerà quello che vogliono da lui. Tenendo presente che ormai tutti i bimbi i sono esposti a immagini televisive crude, anche di cartoni animati, non è difficile ottenere il disegno violento che non corrisponde alla situazione psichica del bambino. Un interrogatorio mal condotto può creare false memorie. L'uso della tecnica EMDR mal condotta può creare false memorie. Come è possibile che dopo il Forteto, Bibbiano e soprattutto la Bassa Modenese, noi permettiamo che dei bambini restino soli con psicologi e assistenti sociali senza la presenza di un avvocato o di un perito di parte? Come è possibile che non si siano imposte queste regole di sicurezza dopo il caso della Bassa Modenese: uomini onesti accusati di stupri di bambini e sacrifici durante messe nere, figli strappati che sono cresciuti in mano a estranei, innocenti morti suicidi o di infarto. In altri casi sono coinvolti gli stessi psicologi coinvolti nella Bassa modenese, che hanno sede a Moncalieri, e vengono spostati in Emilia Romagna moltiplicando i costi e pagati cifre assurde. In Emilia Romagna non ci sono psicologi? Gli psicologi e gli assistenti sociali sono persone che hanno superato degli esami e preso una laurea. Nessuno dei loro esami testimonia onestà o salute mentale. Chi ritiene che queste parole siano troppo dure si rivada ad ascoltare le intercettazioni di Bibbiano, riguardi i disegni alterati per dare l'impressione che un uomo innocente abbia abusato la sua bambina. "Ho sbagliato ad allontanare quel bambino dalla sua famiglia, ma ho eseguito gli ordini della mia dirigente", sono le candide dichiarazioni di due assistenti sociali, una del Forteto e una di Bibbiano, entrambe tuttora in servizio. La difesa del bambino è il primo compito dello stato. Quanti uomini perbene sono stati esclusi dal loro diritto di essere padri, o incriminati per false accuse? Tutto questo a poche centinaia di metri da luoghi dove bambini e bambine vivono di mendicità e prostituzioni in luoghi troppo vivaci perché i servizi sociali desiderino visitarli.

29. jouluk. 2021 - 11 min
Loistava design ja vihdoin on helppo löytää podcasteja, joista oikeasti tykkää
Kiva sovellus podcastien kuunteluun, ja sisältö on monipuolista ja kiinnostavaa
Todella kiva äppi, helppo käyttää ja paljon podcasteja, joita en tiennyt ennestään.

Aloita 7 vrk maksuton tilaus

Kokeilun jälkeen 7,99 € / kuukausi.Peru milloin tahansa.

Podimon podcastit

Mainoksista vapaa

Maksuttomat podcastit

Aloita maksutta

Vain Podimossa

Suosittuja äänikirjoja