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Emanuela Orlandi: Monsignor Cippico, la Grecia e Lupo Solitario(I soliti sospetti - 12° puntata)
Coinvolgimento Angelo Ciletto Cassani, Debiti boss Maglio Vitale, Telefonate anonime Americano Vaticano, Traffico clandestino valuta Monsignor Cippico, Pista rapimento attentato Giovanni Paolo II, Tesi sfruttamento sessuale ambasciata, Presunta detenzione manicomio Londra, Movente riciclaggio denaro Vaticano, Ruolo finanziario padre Emanuela Orlandi, Condanna Luigi Gastrini usurpazione titoli La Pista della Banda della Magliana e le Connessioni in Vaticano La vicenda si riapre con la testimonianza di Maurizio Giorgetti, un ex esponente dell'estrema destra, che dichiara di aver saputo che Emanuela fu prelevata su ordine della Banda della Magliana per il recupero di denaro di un boss, Maglio Vitale, affidato a membri dell'organizzazione e mai restituito. Nello stesso periodo, riemergono le registrazioni delle telefonate tra l'anonimo "americano" e il centralino della Santa Sede, dove veniva utilizzato un codice specifico per comunicare con il Segretario di Stato, Monsignor Casaroli. Giorgetti aggiunge un elemento cruciale, rivelando che Monsignor Edward Prett Cippico, una figura controversa del Vaticano con un passato da trafficante clandestino di valuta, abitava in un edificio di proprietà vaticana di fronte a casa Orlandi. Giorgetti affermò di aver conosciuto Cippico e che questi frequentava Angelo "Ciletto" Cassani, un elemento della Banda della Magliana. Le Tesi Alternative: Politica Est e Sfruttamento Vengono presentate due teorie investigative principali: Pista Bulgara e Attentato al Papa: Secondo questa tesi, supportata da Marco Fassoni Accetti e dall'ex magistrato Ferdinando Imposimato, il rapimento fu una conseguenza diretta dell'attentato a Giovanni Paolo II da parte di Ali Agca. La sparizione di Emanuela avrebbe avuto lo scopo di intimidire coloro che parlavano della "pista bulgara" e di orchestrare una deviazione delle indagini da parte dei servizi segreti italiani in combutta con quelli dell'Est. Sfruttamento Sessuale e Turchia: La giornalista Anna Maria Turi propone la teoria dello sfruttamento sessuale, affermando che Emanuela e Mirella Gregori furono vittime di festini per personaggi altolocati, organizzati anche in un'ambasciata straniera. Un monsignore avrebbe in parte confermato l'esistenza di tali eventi. La Turi ipotizza che Emanuela non sia stata uccisa, ma trasferita in Turchia e che viva in una comunità islamica con il nome di Fatima, senza ricordi del suo passato. L'Intervento di "Lupo Solitario" Una svolta mediatica si verifica quando un individuo, presentatosi come "Lupo Solitario" (ex agente del SISMI), telefona in diretta televisiva, sostenendo che Emanuela si trovi in un manicomio nel centro di Londra, sedata. Egli afferma che il movente del sequestro era legato al riciclaggio di denaro e ai giri finanziari opachi del Vaticano, di cui il padre di Emanuela, un funzionario vaticano, sarebbe venuto a conoscenza involontariamente. 🕒 **Timestamps / Capitoli** * 00:00:14,Maurizio Giorgetti parla dei piani della Banda della Magliana per il prelievo di Emanuela a scopo di recupero crediti. 00:01:24,"Vengono trasmesse le registrazioni audio delle telefonate dell'""americano"" al Vaticano con il codice 158." 00:05:16,Il Procuratore Capaldo dichiara che la Banda della Magliana è a conoscenza del destino di Emanuela Orlandi. 00:05:34,Giorgetti rivela che Monsignor Edward Prett Cippico abitava di fronte a casa Orlandi. 00:07:08,"Spiegazione del passato di Monsignor Cippico come ""cambiavalute clandestino"" e della sua prigionia." 00:10:43,"Giorgetti afferma di aver condotto operazioni finanziarie con Cippico, che frequentava ""Ciletto""." 00:11:43,Lo scrittore Sandro Provvisionato e Imposimato espongono la tesi del rapimento collegato all'attentato al Papa (pista bulgara). 00:16:32,La giornalista Anna Maria Turi presenta la tesi dello sfruttamento sessuale in festini e del trasferimento in Turchia. 00:19:30,"""Lupo Solitario"" telefona in diretta sostenendo che Emanuela si trova in un manicomio a Londra." 00:24:13,"""Lupo Solitario"" indica che il movente è legato al riciclaggio di denaro e a giri finanziari opachi scoperti dal padre." 00:27:18,"L'autore della telefonata viene identificato come Luigi Gastrini, condannato per usurpazione di titoli." #ItaliaMistero #documentario #truecrime #misteri #storiavera #inchiesta #cronacanera #storia #storiavera #perte #EmanuelaOrlandi,#Vaticano,#BandaDellaMagliana,#PistaBulgara,#MonsignorCippico,#LupoSolitario,#AttentatoAlPapa,#Riciclaggio,#Roma,#MirellaGregori AVVERTENZA • Questo video è frutto di ricerca giornalistica e utilizza solo fonti pubbliche e accessibili. • Alcune immagini o brevi spezzoni video sono riprodotti per finalità di cronaca, critica, commento o informazione ai sensi dell’art. 70 LDA. • Le ricostruzioni hanno esclusivamente scopo divulgativo. • Non vengono promossi comportamenti contrari alla legge. • Questo contenuto NON costituisce pubblicità né contiene contenuti sponsorizzati.
Riina l'attentato all'Addaura (Addaura 2 di 3) - I Corleonesi 75 parte
Questo episodio si concentra sulla dinamica e sui depistaggi che precedettero il fallito attentato all'Addaura del 20 giugno 1989, diretto contro il giudice Giovanni Falcone e i suoi colleghi svizzeri. 🎭 Menti Raffinatissime e Depistaggi L'attentato all'Addaura fu preceduto da una precisa strategia, nota come "strategia del Corvo" (come predetto dal pentito Buscetta), volta a distruggere l'immagine di Falcone e farlo apparire come un traditore o un "killer di stato". L'obiettivo era far sì che la sua eliminazione, ordinata da Totò Riina, apparisse come una conseguenza "logica", diminuendo così il rimpianto e l'indignazione pubblica. 🕵️ Talpa e Sorveglianza Il bersaglio specifico dell'attentato era stato reso noto da una soffiata: Falcone aveva invitato pubblicamente due magistrati svizzeri (tra cui Carla del Ponte) a fare il bagno nel pomeriggio del 20 giugno. Questa circostanza, insolitamente precisa, rivelò la presenza di una "talpa" all'interno del Palazzo di Giustizia. Per preparare l'azione, Salvatore Biondino (uomo di fiducia di Riina) incaricò Francesco Onorato di effettuare una sorveglianza intensiva della zona dell'Addaura. Onorato notò la presenza di altri membri chiave, come Antonino Madonia e Vincenzo Galatolo, e fu avvisato di tenere lontani i propri familiari dall'area in quel giorno. 💣 L'Ordigno e la Copertura Nel pomeriggio del 20 giugno 1989, l'ordigno venne posizionato su una piattaforma in cemento sotto la villa. Conteneva 8 kg di esplosivo Brixia B5 (58 candelotti) ed era nascosto in un borsone sportivo blu. Per coprire il gesto, i killer simularono la presenza di un subacqueo, lasciando in bella vista sul luogo una muta, pinne e maschera da sub. Il travestimento funzionò perfettamente: gli agenti di scorta, vedendo l'attrezzatura, non sospettarono nulla, scambiando il borsone per l'attrezzatura di un bagnante. Solo la mattina successiva, insospettiti dal fatto che la borsa fosse rimasta lì, l'agente Giuseppe Lindri la ispezionò, scoprendo i fili e la cassetta metallica. ⚠️ L'Errore dell'Artificiere L'intervento per disinnescare l'ordigno fu gestito in modo controverso. Il brigadiere artificiere Francesco Tumino arrivò in ritardo e, temendo un congegno anti-rimozione, utilizzò una micro-carica per distruggere il comando di attivazione. Sebbene abbia evitato la deflagrazione, la sua azione compromise la scena del crimine e distrusse l'innesco. Tumino fornì in seguito dichiarazioni false e confuse sull'esistenza di un timer e di congegni anti-rimozione, venendo poi processato e condannato per falso. 🕒 **Timestamps / Capitoli** 00:00:32,Descrizione del luogo e del piano per colpire Falcone e i due colleghi svizzeri il 20 giugno 1989. 00:02:10,"L'invito di Falcone ai colleghi svizzeri, discusso pubblicamente, fornì agli attentatori un bersaglio insolitamente preciso." 00:03:54,Francesco Onorato riceve l'incarico da Salvatore Biondino di pattugliare e controllare l'area dell'Addaura. 00:11:36,"L'ordigno (58 candelotti di Brixia B5) viene posizionato, camuffato da attrezzatura da sub in una borsa blu." 00:14:06,"La borsa viene ritrovata e ispezionata la mattina del 21 giugno, confermando che si tratta di un ordigno esplosivo." 00:18:03,L'artificiere Francesco Tumino interviene in ritardo e neutralizza l'innesco distruggendo il comando di attivazione. 00:19:13,Tumino verrà processato per aver mentito su un congegno antirimozione e un presunto timer. 00:24:09,"Falcone, dopo l'attentato, parlò di ""menti raffinatissime"" e centri occulti di potere." ## 🔗 Seguimi sui social 📸 **Instagram:** [instagram.com/italiamistero](https://instagram.com/italiamistero) 📘 **Facebook:** [facebook.com/italiamistero](https://facebook.com/italiamistero) 🎵 **TikTok:** [tiktok.com/@italiamistero](https://tiktok.com/@italiamistero) 🌐 **Sito ufficiale:** [italiamistero.it](https://italiamistero.it) --- ## 📩 Contatti & Collaborazioni Hai idee, suggerimenti o vuoi collaborare con *Italia Mistero*? Scrivici a: **info@italiamistero.it** Oppure visita il sito ufficiale: [italiamistero.it](https://italiamistero.it) --- ## 🏷 Hashtag / Parole chiave #ItaliaMistero #documentario #truecrime #misteri #storiavera #inchiesta #cronacanera #storia #storiavera #perte #Falcone #AttentatoAddaura #Mafia #StoriaItaliana #TrueCrimeItalia #CosaNostra #GiovanniFalcone, #AttentatoAddaura, #Riina, #Corleonesi,#MentiRaffinatisime #SalvatoreBiondino #FrancescoTumino #BrixiaB5 ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 AVVERTENZA • Questo video è frutto di ricerca giornalistica e utilizza solo fonti pubbliche e accessibili. • Alcune immagini o brevi spezzoni video sono riprodotti per finalità di cronaca, critica, commento o informazione ai sensi dell’art. 70 LDA. • Le ricostruzioni hanno esclusivamente scopo divulgativo. • Non vengono promossi comportamenti contrari alla legge. • Questo contenuto NON costituisce pubblicità né contiene contenuti sponsorizzati.
Riina :Addaura i preparativi per uccidere Falcone (Addaura 1 di 3) - I Corleoensi - 74° parte
Questo episodio si concentra sui preparativi di Cosa Nostra, orchestrati da Totò Riina, per eliminare il Giudice Giovanni Falcone, in particolare in vista del fallito attentato all'Addaura del 1989. 💣 L'Acquisizione dell'Esplosivo Già nel 1985, su ordine di Giuseppe "Pippo" Gambino (capomandamento di San Lorenzo), viene ritirato un ingente carico di 150-200 kg di esplosivo Brixia B5 a Trapani. L'esplosivo, consegnato dall'uomo d'onore Bruno Calcedonio, viene poi occultato in un deposito clandestino in contrada Malattacca (vicino all'Ospedale Cervello) in attesa di essere impiegato. 🎭 La Strategia di Diffamazione del "Corvo" Per giustificare l'omicidio di Falcone di fronte all'opinione pubblica, venne messa in atto una complessa strategia di depistaggio e diffamazione. Lettere anonime, firmate "il Corvo", iniziano a circolare con l'obiettivo di ritrarre Giovanni Falcone non più come un giudice, ma come il mandante di una lotta illegale o un "killer di stato" (favorendo pentiti come Contorno), rendendo la sua eliminazione un atto "logicamente consequenziale". In questo contesto si inseriscono anche le indiscrezioni (immediatamente smentite) sulla presunta presenza segreta di Tommaso Buscetta a Palermo per incontrare l'informatore Barone Antonio Donfrio (poi assassinato dai Corleonesi). 🎯 Il Comitato Ristretto per l'Addaura La decisione di agire all'Addaura non fu presa dall'intera Commissione, ma da un ristretto gruppo di fidatissimi di Totò Riina per garantire la segretezza assoluta. Il comitato ristretto includeva Salvatore Biondino (reggente e coordinatore delle operazioni), Antonino Madonia (che fornì la copertura territoriale) e membri chiave della fazione corleonese come Raffaele Ganci e Giovanni Brusca. Madonia richiese l'esplosivo a Biondino, che lo prelevò dal deposito di Malattacca e lo consegnò per la preparazione dell'attentato. 🔙 Precedenti Tentativi Il video ricorda che Falcone era già entrato nel mirino di Cosa Nostra in precedenza. Tra i tentativi non portati a termine si ricordano l'idea di piazzare un'autobomba al Palazzo di Giustizia (1983) e gli studi per un agguato (con armi da fuoco o bazooka) nella zona di Valdesi e Mondello tra il 1984 e il 1985. 🕒 **Timestamps / Capitoli** * 00:01:22,Acquisizione di 150-200 kg di esplosivo Brixia B5 a Trapani da parte degli uomini di Gambino. 00:06:14,"Inizio della strategia di depistaggio e diffamazione con le lettere anonime de ""il Corvo""." 00:07:34,"Omicidio simbolico del Barone Antonio Donfrio a Ciaculli, per aver collaborato con la Criminalpol." 00:09:47,Indiscrezioni sulla presunta presenza segreta di Tommaso Buscetta a Palermo per incontrare Donfrio. 00:13:18,"L'obiettivo del ""Corvo"" era far apparire Falcone un ""killer di stato"" per giustificare la sua eliminazione." 00:21:45,La decisione di agire all'Addaura è presa da un ristretto gruppo di fidati di Totò Riina. 00:23:44,Antonino Madonia richiede l'esplosivo a Salvatore Biondino per l'attentato. ## 🔗 Seguimi sui social 📸 **Instagram:** [instagram.com/italiamistero](https://instagram.com/italiamistero) 📘 **Facebook:** [facebook.com/italiamistero](https://facebook.com/italiamistero) 🎵 **TikTok:** [tiktok.com/@italiamistero](https://tiktok.com/@italiamistero) 🌐 **Sito ufficiale:** [italiamistero.it](https://italiamistero.it) --- ## 📩 Contatti & Collaborazioni Hai idee, suggerimenti o vuoi collaborare con *Italia Mistero*? Scrivici a: **info@italiamistero.it** Oppure visita il sito ufficiale: [italiamistero.it](https://italiamistero.it) --- ## 🏷 Hashtag / Parole chiave #ItaliaMistero #documentario #truecrime #misteri #storiavera #inchiesta #cronacanera #storia #storiavera #perte #AttentatoAddaura #GiovanniFalcone #Mafia #CosaNostra #StoriaItaliana #TrueCrimeItalia #TotòRiina, #GiovanniFalcone, #AttentatoAddaura, #CosaNostra, #Corleonesi, #BrixiaB5, #IlCorvo, #TommasoBuscetta, #PippoGambino, #AntoninoMadonia. ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 AVVERTENZA • Questo video è frutto di ricerca giornalistica e utilizza solo fonti pubbliche e accessibili. • Alcune immagini o brevi spezzoni video sono riprodotti per finalità di cronaca, critica, commento o informazione ai sensi dell’art. 70 LDA. • Le ricostruzioni hanno esclusivamente scopo divulgativo. • Non vengono promossi comportamenti contrari alla legge. • Questo contenuto NON costituisce pubblicità né contiene contenuti sponsorizzati.
Emanuela Orlandi: Ciletto e Rufetto (i soliti sospetti - 11° parte)
Questa undicesima parte della serie sul caso Emanuela Orlandi si concentra sulle accuse di coinvolgimento della Banda della Magliana, sul ruolo di Enrico De Pedis e sulle controverse indagini in Vaticano. 🔪 La Banda della Magliana e il Movente Finanziario I collaboratori di giustizia Antonio Mancini e Maurizio Abbatino (membri della Banda della Magliana) sostengono che Emanuela fu rapita dal gruppo di Enrico De Pedis ("Renatino") come forma di estrema pressione sul Vaticano. Il sequestro sarebbe collegato a problemi finanziari: De Pedis aveva affidato ingenti somme al Banco Ambrosiano e allo IOR, destinate alla causa di Solidarność, che non erano state restituite. Mancini affermò che il sequestro avvenne dopo il fallimento di altri tentativi di pressione, come l'uso di foto private di Papa Giovanni Paolo II. 🕵️ I Sospetti e i Collaboratori Le indagini si concentrano su uomini vicini a De Pedis, tra cui l'autista Sergio Virtù (indagato per sequestro di persona e omicidio) e i membri della banda Angelo Cassani ("Ciletto") e Gianfranco Cerboni ("Rufetto"), sospettati di aver pedinato la ragazza. Mancini identificò il telefonista "Mario", che parlò sei giorni dopo il rapimento, come un uomo dell'entourage di De Pedis. ⛪ Il Mistero della Sepoltura in Sant'Apollinare Una sezione centrale riguarda la controversa sepoltura di Enrico De Pedis nella Basilica di Sant'Apollinare. Sebbene i documenti risultassero in regola, la Procura ipotizzò un versamento di 500 milioni di lire per la tumulazione, avvenuta in un'area marginale della basilica (una specie di sgabuzzino sotto la chiesa). L'ex rettore, Monsignor Pietro Vergari, fu implicato nelle indagini a causa di un'intercettazione esplicita e di un presunto sistema di favori ai seminaristi. Il rettore in carica, Don Pedro Widroboro, affermò che De Pedis era sepolto lì perché considerato un "grande benefattore". 🇹🇷 La Pista di Ali Agca Viene riportata la teoria di Ali Agca (l'attentatore del Papa) che, in un incontro con Pietro Orlandi, sostenne che Emanuela fu rapita dal "governo Vaticano" (con l'aiuto di CIA e Sismi) per ottenere la sua liberazione. Agca affermò che la ragazza era viva, si trovava in Europa in un ambiente religioso e che la verità era nota al Cardinale Giovanni Battista Re. 🕒 **Timestamps / Capitoli** * 00:00:08,Antonio Mancini (pentito) riferisce che Emanuela fu rapita dalla Banda della Magliana (gruppo De Pedis) per problemi finanziari con il Vaticano. 00:01:56,La Procura di Roma interroga la vedova De Pedis e i rettori della Basilica di Sant'Apollinare sulla sepoltura di Enrico De Pedis. 00:04:38,"Il pentito Maurizio Abbatino conferma che il sequestro fu opera di De Pedis e dei suoi uomini, collegandolo ai rapporti con il Vaticano." 00:07:01,"Ali Agca incontra Pietro Orlandi e accusa il ""governo vaticano"" del rapimento per ottenere la sua liberazione." 00:07:35,Agca indica il Cardinale Giovanni Battista Re come la persona a conoscenza della verità. 00:09:09,Mancini spiega che il movente fu la mancata restituzione dei fondi affidati da De Pedis al Banco Ambrosiano e allo IOR. 00:12:16,"Indagato Sergio Virtù, autista di De Pedis. Indagini anche su Angelo Cassani (""Ciletto"") e Gianfranco Cerboni (""Rufetto"")." 00:15:33,"Il rettore Widroboro afferma che De Pedis è un ""grande benefattore"" e che la sua bara si trova in uno sgabuzzino sotto la chiesa." ## 🔗 Seguimi sui social 📸 **Instagram:** [instagram.com/italiamistero](https://instagram.com/italiamistero) 📘 **Facebook:** [facebook.com/italiamistero](https://facebook.com/italiamistero) 🎵 **TikTok:** [tiktok.com/@italiamistero](https://tiktok.com/@italiamistero) 🌐 **Sito ufficiale:** [italiamistero.it](https://italiamistero.it) --- ## 📩 Contatti & Collaborazioni Hai idee, suggerimenti o vuoi collaborare con *Italia Mistero*? Scrivici a: **info@italiamistero.it** Oppure visita il sito ufficiale: [italiamistero.it](https://italiamistero.it) --- ## 🏷 Hashtag / Parole chiave #ItaliaMistero #documentario #truecrime #misteri #storiavera #inchiesta #cronacanera #storia #storiavera #perte #EmanuelaOrlandi, #BandaDellaMagliana, #EnricoDePedis, #Vaticano, #SantApollinare, #MicheleSindona, #IOR, #AliAgca, #CilettoERufetto. ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1 AVVERTENZA • Questo video è frutto di ricerca giornalistica e utilizza solo fonti pubbliche e accessibili. • Alcune immagini o brevi spezzoni video sono riprodotti per finalità di cronaca, critica, commento o informazione ai sensi dell’art. 70 LDA. • Le ricostruzioni hanno esclusivamente scopo divulgativo. • Non vengono promossi comportamenti contrari alla legge. • Questo contenuto NON costituisce pubblicità né contiene contenuti sponsorizzati.
Riina: Il corvo e Falcone (I Corleonesi - 74° parte)
Il video analizza il progressivo isolamento e la delegittimazione di Giovanni Falcone negli anni immediatamente precedenti la sua morte, un periodo dominato dall'ascesa feroce di Totò Riina e dallo scandalo del cosiddetto "Corvo". L'Isolamento Professionale e la Morte Annunciata Dopo il successo del Maxi Processo, Giovanni Falcone torna nel mirino, non solo della Mafia ma anche di una parte dei suoi colleghi, che lo additano come un "protagonista" o "sceriffo" per invidia o per difendere uno status quo burocratico. Il primo colpo decisivo alla carriera di Falcone arriva nel gennaio 1988, quando il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) gli preferisce il magistrato tradizionalista Antonino Meli per la successione a Antonino Caponnetto alla guida dell'Ufficio Istruzione di Palermo. Paolo Borsellino ricorderà in un discorso che fu quello il momento in cui lo Stato e la magistratura cominciarono a far morire Falcone professionalmente, impantanando l'ufficio nella "solita gestione burocratica". La Guerra Sotterranea e il Caso Contorno La nomina di Domenico Sica ad Alto Commissario Antimafia nell'agosto 1988 segna l'inizio di una "guerra sotterranea" contro il pool antimafia. I rapporti con Falcone si fanno tesi: un episodio cruciale riguarda il tentativo di Sica di ottenere la collaborazione del boss Gaetano Badalamenti negli Stati Uniti prima che lo facesse Falcone, bruciando ogni possibilità di pentimento. Nel frattempo, il pentito Salvatore Contorno, determinante per le inchieste, si dichiara abbandonato dallo Stato italiano, lamentando di essere stato penalizzato con nuovi mandati di cattura strumentali che lo tenevano in carcere, al contrario di altri imputati. Il "Corvo" e l'Attentato dell'Addaura Sul finire degli anni Ottanta, Totò Riina – che Falcone aveva smascherato come l'autore di un "colpo di Stato" all'interno di Cosa Nostra (Operazione Iron Tower) – era al culmine del suo potere. Nel maggio-giugno 1989, una serie di missive anonime, attribuite al "Corvo" (un addetto ai lavori, forse un magistrato o un dirigente di polizia), accusa Falcone e il poliziotto Gianni De Gennaro di manipolare i pentiti e di aver permesso a Totuccio Contorno di tornare a Palermo per uccidere i nemici della sua famiglia, definendoli "Killer di Stato". L'obiettivo è delegittimare Falcone alla vigilia della sua nomina a procuratore aggiunto. L'attentato dinamitardo fallito contro Falcone nella sua villa estiva all'Addaura (giugno 1989) aveva, secondo lo stesso giudice, lo scopo di dare credibilità alle lettere: il suo omicidio sarebbe stato visto come la logica conseguenza di una sua presunta intrusione in una guerra di mafia, chiudendo così la vicenda e distruggendo la sua immagine. L'Indagine su Di Pisa L'indagine sulle lettere anonime si concentra sul collega di Falcone, il PM Alberto Di Pisa, il quale, difendendosi, attacca la "gestione familiare e gravemente scorretta" dei pentiti da parte di Falcone. La prova chiave contro Di Pisa, un'impronta su una missiva prelevata da Domenico Sica con una tazza di caffè, viene in seguito giudicata inutilizzabile in appello, portando all'assoluzione di Di Pisa. L'identità del "Corvo di Palermo" rimane uno dei grandi misteri italiani. 00:00:38,"La reazione euforica di Totò Riina alle lettere anonime del ""Corvo""." 00:02:14,"L'infangamento di Falcone dopo il Maxi Processo (""sceriffo"" o ""fenomeno"")." 00:03:23,La nomina di Antonino Meli alla guida dell'Ufficio Istruzione (Gennaio 1988). 00:05:56,Paolo Borsellino: Lo Stato cominciò a far morire Falcone nel gennaio 1988. 00:09:47,Il CSM preferisce Antonino Meli a Giovanni Falcone. 00:12:04,La nomina di Domenico Sica ad Alto Commissario Antimafia (Agosto 1988). 00:15:27,I rapporti tesi tra Falcone e Sica (tentativo fallito su Badalamenti). 00:16:20,Il pentito Salvatore Contorno negli USA si sente abbandonato e collabora nuovamente. 00:27:03,"Le missive anonime del ""Corvo"" accusano Falcone di manipolare i pentiti." 00:29:23,L'attentato alla Daura contro il giudice Falcone (Giugno 1989). 00:29:38,"Falcone: L'attentato doveva servire a dar credito alle lettere del ""Corvo""." 00:30:37,"L'indagine sul ""Corvo"" coinvolge il collega Alberto Di Pisa." 00:33:40,L'impronta di Di Pisa prelevata da Domenico Sica con una tazza di caffè. #ItaliaMistero #documentario #truecrime #storiavera #cronacanera #storia #storiavera #perte #Falcone #CorvoDiPalermo #TotòRiina #Antimafia #Mafia #StoriaItaliana #GiovanniFalcone #CorvoDiPalermo #Addaura, #CosaNostra #corleonesi AVVERTENZA • Questo video è frutto di ricerca giornalistica e utilizza solo fonti pubbliche e accessibili. • Alcune immagini o brevi spezzoni video sono riprodotti per finalità di cronaca, critica, commento o informazione ai sensi dell’art. 70 LDA. • Le ricostruzioni hanno esclusivamente scopo divulgativo. • Non vengono promossi comportamenti contrari alla legge. • Questo contenuto NON costituisce pubblicità né contiene contenuti sponsorizzati.
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